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La Mercedes S prima in ecologia

di Massimo Mambretti

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13 ottobre 2008

Con l'annunciata commercializzazione per il prossimo giugno della S400 BlueHybrid, prima auto ibrida della casa di Stoccarda e, successivamente, della Smart Ed totalmente elettrica, il gruppo Daimler affronta il tema della mobilità sostenibile partendo dai due estremi della sua offerta. Impegnata in un accordo di cooperazione con Bmw e Gm, il gruppo tedesco dovrebbe quindi essere, salvo improvvisi colpi di coda di altri costruttori, il primo a vendere in Europa sia vetture ibride che a emissioni zero.

Così, se oggi sono già disponili su alcuni mercati delle Mercedes mosse da motori BlueTec e BlueEfficiency che abbattono le emissioni di CO2, domani mattina – metaforicamente parlando – arriverà la S400 BlueHybrid, con un V6 3.5 da 279 Cv che in alcune situazioni, individuate dall'elettronica, viene alleggerito dei suoi compiti da un motore elettrico da 20 Cv, con 160 Nm di coppia che decreta una potenza complessiva di 299 Cv e una coppia massima di 385 Nm. Questa unità attua anche le fasi di Start/Stop nelle soste, per ridurre consumi ed emissioni, e si trasforma in generatore nelle decelerazioni e nelle frenate per ricaricare la batteria a ioni di litio, sviluppata (e brevettata) dalla Mercedes.

Grazie alla propulsione ibrida la S400 offre prestazioni paragonabili alla S350 a benzina, ma con percorrenze di 12,6 km/litro ed emissioni di 190 g/km di CO2. Il tutto senza imporre modifiche strutturali e funzionali, data la compattezza di tutte le componenti che si integrano sulla vettura senza "rubare" spazio. Proprio questo lascia ipotizzare sia la prossima ibridizzazione di Mercedes già esistenti, sia l'importanza della batteria a ioni di litio e delle sue ridotte dimensioni.
Lo stesso tipo di accumulatore anima la Smart ForTwo Ed che, spinta da un motore elettrico da 41 Cv, ha tra i suoi punti di forza anche la facilità di "rifornimento". Basta una presa da 220 Volt e 3,5 ore per riportare la carica all'80% (partendo da un livello del 30%), mentre in otto ore la ricarica è totale, per un'autonomia di circa 120 km.

Resta però da risolvere, a livello globale, il problema del facile approvvigionamento pubblico d'energia. Ecco perché il gruppo tedesco continua a studiare sia la propulsione a pila a combustibile (primi frutti attesi all'inizio del prossimo decennio), sia l'ottimizzazione dei motori a combustione. Da questo presupposto è stato sviluppato il motore DiesOtto: un turbo a iniezione diretta di benzina che sfrutta alcuni principi di funzionamento di quelli a gasolio. Con 1.8 di cilindrata mette in campo 238 Cv e 400 Nm di coppia e, abbinato a un'unità elettrica come quella della S400 BlueHybrid, può assicurare lunghe percorrenze – circa 20 km/litro – con emissioni di CO2 di 127 g/km: in pratica, come un'odierna citycar.

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